mercoledì 23 maggio 2012

I want to die young but it's too late

Il Pizzetti giaceva inerte sulla moquette, la lettera in una mano e l'aspiarapolvere abbandonata al suo fianco che rombava furiosa. Provvidenzialmente riaprì gli occhi proprio nell'istante in cui sua madre incombeva su di lui in vestaglia leopardata e tripudio di bigodini, brandendo con foga la cannuccia di una bic, pronta ad una casalinga quanto salvifica tracheotomia, eseguita in base a quanto appreso nell'ultima puntata di "Doctor for a day". Per un attimo pensò di non reagire e andare incontro con sconosciuto coraggio alla materna soluzione finale e porre così fine ad una routine fatta di serate passate in casa a sfogliare "Tanatoprassi oggi", ma le parole della lettera lo riscossero con una salvifica botta di adrenalina. Balzò quindi in piedi, con una mossa alla Hulk Hogan si scrollò di dosso i 95 kg di compatta sollecitudine della genitrice, si sistemò gli occhialetti tondi sul naso e corse verso la soffitta all'urlo belluino di "Rock never dies!", travolgendo senza curarsene aspirapolvere - gatto - tavolinoconbicchierecondentieradimamma - pastorello di capodimonte con gregge al completo e sbattendosi la porta alle spalle. Un silenzio da preludio di catastrofe si abbatté sull'appartamento e sulla mamma del Pizzetti che rimaneva schienata come una tartaruga gigante, boccheggiando incredula...fino a che la casa intera fu scossa dal rullo della batteria.

...continua...

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